Sassello: per ricordare Chiara “Luce” – Ottobre 2003

Migliaia di giovani, tre vescovi e sacerdoti

Sassello. Domenica 12 ottobre, per ricordare Chiara Badano, la giovane Serva di Dio, morta a 18 anni il 7 ottobre 1990, si sono ritrovati a Sassello migliaia di giovani provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero, oltre a tre vescovi e molti sacerdoti. Un’attrattiva particolare esercita Chiara “Luce” sui giovani che la sentono una di loro, una come loro: socievole, allegra, amante della musica e dello sport, attenta alla sofferenza altrui, fedele all’amore del Signore.

«Chiara, nella semplicità della vita quotidiana – afferma Manuela – ha saputo vivere in modo luminoso il suo amore per Gesù e per gli altri, usando la sua sofferenza come ponte tra gli uomini e Dio». «Chiara, non ti ho mai conosciuto – dice Barbara – ma hai lasciato un segno in me». «Il suo stile mi ha fatto toccare con mano – dice Barbara – come solo il Signore dà un senso alla vita». La giornata si è svolta in due momenti: in palestra, i giovani hanno incontrato mons. Livio Maritano, vescovo emerito di Acqui, ed il presule della diocesi africana del Benin, mons. Assogbà, per un momento di condivisione, testimonianza e preghiera. Mons. Assogbà ha parlato del centro medico e della scuola materna che sono in fase di realizzazione nella Diocesi di Cotonou, progetto sostenuto dall’Associazione “ Chiara Badano”.

Nelle prime ore pomeridiane, a conclusione della settimana del Mondo Unito, è stato ascoltato il saluto, in diffusione mondiale, che Chiara Lubich, fondatrice dei focolarini di cui Chiara faceva parte, diventandone una testimone fedele e luminosa in ogni momento della sua vita – rivolgerà a tutti i giovani del mondo. Ma il momento forte della nascita al cielo di Chiara, è stata la celebrazione eucaristica, alle 16,30, nella chiesa parrocchiale, con la presenza del vescovo di Acqui, mons. Pier Giorgio Micchiardi.

Dopo, tutti si sono recati alla tomba di Chiara, meta prediletta ed amata, in questi 13 anni,
da migliaia di persone che lasciano fiori, scritti, preghiere e richieste. Tutti coloro che hanno conosciuto personalmente, o per testimonianza, questa esperienza, segnati dalle parole “Fidati di Dio! Dio ti ama immensamente!” sono diventati consapevoli della grande tenerezza di Dio Padre, e per questo vengono a ringraziare Chiara.

Milly Venturino

L’Ancora  – 19 ottobre 2003