Perché è così importante il Natale?
La risposta ce la dà Gesù stesso: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna”.
Egli viene dunque fra noi per offrire ad ogni persona il dono più grande. In che cosa consiste? Dobbiamo ricordare che Dio si è fatto conoscere come Amore; per lui vivere è amare: perfettamente, e sempre.
Ha mandato Gesù per rendere capaci anche noi di amare di giorno in giorno più generosamente, e nel modo a lui gradito: amarlo, cioè, da figli, e amarci tra noi, da fratelli.
Un’esistenza così vissuta non può essere destinata dall’Amore a spegnersi nel nulla. È vero il contrario: alla conclusione della presente fase terrena, quella vita di amore è chiamata a realizzarsi pienamente, essendo infranta la catena dell’egoismo.
È questo lo scopo per cui Dio ha deciso l’incarnazione del Figlio, il quale permane nella propria identità di Dio, ma insieme dà vita ad una propria realtà umana per condividere da fratello la nostra condizione.
Divenuto visibile, ha potuto mostrarci nel concreto quotidiano come si vive nell’amore. Per di più, ci ha elevati alla dignità di collaboratori nel realizzare con lui il grande progetto della nostra salvezza.
Che cosa dunque si attende da noi, precisamente in questo Natale? Che accogliamo Gesù come nostro fratello e salvatore; con riconoscenza, fiducia e affetto.
È nato a Betlemme per farci conoscere chi è Dio: il Padre di tutti, la cui bontà non ha limiti; insuperabile nel dono di sé, sempre disponibile nel prestarci ascolto, con una misericordia sconfinata nel perdonare.
Mediante l’offerta della sua vita, Gesù ha per noi meritato il dono di essere riconciliati con Dio, insieme alla forza per impegnarci nella lotta al male e nel compiere per amore suo ciò che riusciamo a fare.
È lui ad offrire a ciascuno di noi il dono più prezioso, come l’ha concesso a Chiara Luce: rinascere alla vera vita e sperimentare l’indicibile gioia di essere da lui fraternamente compresi e accompagnati, sostenuti e salvati.
† Mons. Livio Maritano