Chiara Badano venerabile: virtù eroica – Settembre 2008
Il decreto sulla venerabilità di Chiara costituisce un passo di grande importanza nel suo cammino verso la beatificazione. Questo riconoscimento è stato preceduto da due consultazioni effettuate dalla Congregazione del-le Cause dei Santi: la convocazione dei Teologi e quella dei Cardinali e Vescovi.
La prima ha avuto luogo il 16 novembre 2007, la seconda il 15 aprile 2008. Entrambe hanno espresso unanimemente il voto affermativo sull’eroicità delle virtù cristiane vissute da Chiara Badano.
È stato pubblicato il testo delle relazioni consegnate dai nove Teologi, di varia nazionalità, dei quali non sono noti i nomi. Dalle loro esposizioni si ricava un giudizio affermativo e senza riserva alcuna.
Riportiamo qualche tratto significativo di queste relazioni.
Un Teologo consultore dichiara: “Riguardo all’amore di Gesù, l’amore del prossimo non è un altro amore, ma lo stesso. È sempre Gesù che è amato nel fratello, ed è sempre lui che ama attraverso di noi. La nostra Serva di Dio si è impegnata nella pratica dell’amore del prossimo, dalla sua infanzia fino all’eroismo dei due ultimi anni”.
E prosegue: “Nella malattia il suo amore verso Gesù cresce e si rafforza in modo impressionante. Paradossalmente cresce il dolore e cresce la gioia. Così Teresa di Lisieux, mentre viveva la sua passione, rivelava il segreto della sua gioia: “Gesù, la mia gioia è amare te”.
A tutti Chiara offre una sconvolgente testimonianza di serenità e di pace. La giovane si nutre sempre con l’Eucaristia e il Vangelo. È sempre dimentica di sé e attenta a tutti gli altri, vicini e lontani. Così, la domanda: «Perché, Gesù?» si trasforma in offerta: «Per te, Gesù». In unione con lui, Chiara ha vissuto il suo Getsemani con il suo decisivo sì alla volontà del Padre.
“Nel periodo della malattia, insieme alla carità, Chiara manifesta l’eroicità della sua fede e speranza. Si potrebbe dire che il suo lungo e doloroso calvario è un vero e proprio «martirio», come «testimonianza» forte e luminosa della verità della fede e della speranza: fede nel mistero di Cristo che ci ha amati e salvati attraverso l’immensa sofferenza della sua Croce, fede nella sua Risurrezione, fede e speranza nella pienezza della salvezza al di là della morte nella vita eterna del Cielo”.
E conclude: “La santità della nostra Serva di Dio ha tutta la forza e la compattezza delle sante giovani, come Giovanna d’Arco, Teresa di Lisieux e Maria Goretti: sante che fin dalla piccola infanzia han detto a Gesù un «sì» pieno, nel dono totale della loro vita”.
Un altro consultore riassume la propria relazione affermando: “Chiara Badano con il suo esempio rivela ancora una volta che non solo la santità è aperta a tutti, ma che anche i più giovani ne sono capaci”.
Dichiarazione confermata da un teologo che conclude: “Esaminati gli Atti e valutate le prove, ritengo che siano adeguatamente dimostrate la fama di santità e l’eroicità delle virtù di Chiara Badano, bella figura di giovane innamorata di Gesù Abbandonato e fulgida testimonianza di fede cristiana, che può essere additata, a mio avviso, come modello per la gioventù in generale, e per i giovani che devono affrontare la sofferenza e la malattia in particolare”.
Lo ribadisce un terzo teologo: “Si deve ritenere pienamente dimostrata l’eroicità delle virtù rag-giunta dalla Serva di Dio: la sua vita resterà una perpetua valida testimonianza del modo in cui il vero discepolo della Croce giunge a vivere una vita fatta di insopportabili sofferenze, di dolori lancinanti, che si pone come implicita risposta al ricorrente problema teologico della sofferenza degli innocenti”.
Giudizio così condiviso da un suo collega: “La testimonianza evangelica resa dalla Serva di Dio rimane più che valida per il mondo di oggi. Specialmente per i suoi coetanei, tra i quali ha esercitato ed esercita tuttora il fascino della «Luce», propriamente perché seppe illuminare della luce di Cristo la sua giovinezza fino alla suprema testimonianza della consumazione”.
Osserva ancora un consultore: “Penso che la beatificazione della Serva di Dio sarà un momento storico per il movimento focolarino, quasi la conferma ufficiale della loro spiritualità. Chiara rispecchiava bene il carisma del Movimento nell’essere favorevole verso tutti, nel non aver nemici, nel parlare bene di tutti”.
Un teologo manifesta la propria valutazione in questi termini: “Il ritratto interiore della Serva di Dio Chiara Badano, certamente una delle figure emergenti che, nella seconda metà del secolo XX, hanno onorato e illustrato la terra ligure con la santità della loro vita e con l’esempio trascinante delle loro virtù. Fu proprio la vitalità della sua fede, fondamentale in lei sempre, a plasmare in modo decisivo, e senza soluzione di continuità, la sua affettività e la sua volontà”.
Concludiamo con la dichiarazione di Sandro Corradini, Promotore generale della Fede:
“Al termine del dibattito, i Consultori teologi si sono espressi con unanime voto affermativo (9 su 9)”.
Al momento del congedo, i Rev.mi membri del Congresso teologico hanno auspicato che questa esemplare giovane possa giungere presto, se così piacerà al Santo Padre, alla desiderata Beatificazione”.
Mariagrazia Magrini
Fonte: Credere all’Amore: N. 3 – Settembre 2008 – Anno V