Il forte messaggio di Chiara Badano – Novembre 2009
Acqui Terme. Ci scrive il vicesindaco Enrico Silvio Bertero: «È passata la festa di “Ogni Santi” e con la mente sono ritornato alla bella mattinata dellʼ11 ottobre scorso, quando ho presenziato – come cristiano e come vice Sindaco della Città – alle celebrazioni per il 19º anniversario del “Dies Natalis” della “nostra” Venerabile Chiara Badano. Con dispiacere debbo dire che poco o nulla sapevo di questa giovane della nostra diocesi, ormai prossima alla beatificazione. Vorrei quindi esprimere alcune mie considerazioni a voi lettori de LʼAncora quasi a poter raggiungere tutti i giovani e quelle persone che ancora poco sanno su Chiara.
Chi è Chiara Badano e che cosa è accaduto domenica 11 ottobre?
Chiara Badano nasce a Sassello il 29 ottobre 1971, dopo 11 anni di attesa, e la sua venuta fu considerata una grazia della Madonna. È molto bella, piena di vitalità, ama lo sport ed il suo paesello; manifesta un temperamento volitivo, ma riflessivo e maturo. Educata con semplicità dalla mamma attraverso le parabole del Vangelo, ben presto scopre il Movimento dei Focolari, facendo Suo lʼideale dellʼamore e della felicità. Scrive a 13 anni: «Ho riscoperto il Vangelo sotto una nuova luce. Ho capito che non ero una cristiana autentica perché non lo vivevo fino in fondo. Ora voglio fare di questo magnifico libro il mio unico scopo della vita. Non voglio e non posso rimanere analfabeta di un così straordinario messaggio. Come per me è facile imparare lʼalfabeto così deve esserlo anche vivere il Vangelo».
Offre i suoi sacrifici a Gesù crocifisso e abbandonato, e sceglie di compiere la volontà di Dio. A 17 anni, durante una partita di tennis un lancinante dolore alla spalla sinistra le fa cadere la racchetta. Il dolore persiste, dopo alcuni mesi il terribile verdetto: osteosarcoma di quarto grado! A Chiara non viene nascosta la verità: dopo alcuni minuti di silenzio Chiara ha un balzo e un sorriso: «Ho detto di sì a Gesù». Ormai è tutta dimentica di sé e a chi la avvicina dona serenità e pace. Mai perderà la gioia, la malattia avanza: nonostante la paralisi e i dolori afferma: «Dio mi ama immensamente». Chiara si presenta allʼincontro con lo Sposo: nessuno dovrà piangere, si farà festa perché «quando in cielo arriva una giovane di 18 anni si fa festa».
Un ultimo saluto ai giovani: i giovani sono il futuro, i giovani hanno una vita sola, vale la pena di spenderla bene. Alla mamma un radioso sorriso: «Ciao, sii felice io lo sono!» È lʼalba del 7 ottobre 1990. La fama di santità di Chiara, soprannominata Luce per la luce che illumina il suo sguardo, viene diffusa nel mondo: centinaia di giovani corrono a Sassello sulla sua tomba e accanto a lei fanno festa: la festa di credere nellʼ”incontro”.
Monsignor Livio Maritano Vescovo della Diocesi di Acqui, lʼavvicinò più volte durante la malattia e il 21 giugno 1999 aprì il processo per la sua beatificazione. Il 3 luglio 2008 il Santo Padre riconosce in Lei lʼeroicità delle Virtù Cristiane e la dichiara Venerabile. Nel frattempo è stato riconosciuto un miracolo, per sua intercessione: la via alla beatificazione è aperta!
Ecco il perché ho ritenuto opportuno, nella mattinata dellʼ11 ottobre scorso, in una splendida giornata di sole, ascoltare la catechesi e le indicazioni del Postulatore della Causa e le testimonianze di tutti colori i quali, con passione, hanno parlato di lei.
Tra gli altri, mi hanno toccato profondamente le parole, sgorgate dal cuore, del Sindaco di Sassello, Paolo Badano. La presenza di centinaia di persone, soprattutto giovani, mi hanno fatto riflettere sullʼevanescenza della vita, ma sulla graniticità dei principi che fondano il pensiero cristiano, e la serenità di questa ragazza.
L’Ancora: 8 novembre 2009