Intitolata una via acquese alla Beata Chiara Badano – Novembre 2011
Acqui Terme. La sua “fama di santità” è estesa in varie parti del mondo, ma la scia luminosa della Beata Chiara “Luce” Badano da domenica 30 ottobre ha una particolare evidenza su una targa che indica una via intitolata alla “focolarina” beatificata il 25 settembre 2010 presso il Santuario del Divino Amore in Roma.
La cerimonia di intitolazione si è svolta verso le 12, ed è stato lʼatto conclusivo di tre giorni di festa che la comunità diocesana ha dedicato alla Beata, con un programma iniziato venerdì 28 ottobre, nella basilica dellʼAddolorata con una “Veglia di preghiera” organizzata dalla Pastorale giovanile diocesana.
È quindi proseguita, sabato 29 ottobre a Sassello e domenica 30 nella cattedrale di Acqui, con le messe concelebrate dal vescovo Pier Giorgio Micchiardi, dal vescovo emerito Livio Maritano e dal parroco monsignor Paolino Siri.
Via Beata Chiara Badano è la strada che collega, nelle vicinanze del Liceo Parodi, via De Gasperi con Via dei Cappuccini. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, con il vice sindaco Enrico Bertero, il postulatore della beatificazione Padre Florio, il vescovo della diocesi monsignor Pier Giorgio Micchiardi, il vescovo emerito monsignor Livio Maritano, il parroco della cattedrale monsignor Paolino Siri, i genitori della Beata: il padre Ruggero e la madre Maria Teresa, che ha scoperto il drappo che copriva la targa della nuova via.
Hanno parlato il sindaco di Sassello Paolo Badano, che ha ricordato la testimonianza di fede della Nostra Beata. Ha preso la parola il vice sindaco di Acqui Terme Enrico Bertero, che ha sottolineato con commozione il valore e la portata della vita della Beata, il fatto che Lei abbia dimostrato in tutta la sua vita ed in special modo durante la malattia, un autentica serenità, praticamente la nuova nascita nellʼinfermità e nellʼincontro con Gesù. Ha preso poi la parola Padre Florio, che ha sottolineato il totale abbandono di Chiara alla volontà del Signore ed il Suo incontro con lo Sposo, il Signore Gesù. Molto emozionanti sono state le parole della mamma della Beata nel ricordare lʼultimo giorno di Chiara, quando pronunciò, con il sorriso e con serenità, le parole “Mamma, ciao, sii felice perché io lo sono”.
Lʼiniziativa del processo di beatificazione è dellʼallora vescovo di Acqui Terme, monsignor Livio Maritano che aveva conosciuto personalmente Chiara Badano. Così ne spiegò la motivazione: “Mi è parso che la sua testimonianza fosse significativa in particolare per i giovani. Cʼè bisogno di santità anche oggi. Cʼè bisogno di aiutare i giovani a trovare un orientamento, uno scopo, a superare insicurezze e solitudine, i loro enigmi di fronte agli insuccessi, al dolore, alla morte, a tutte le loro inquietudini. È sorprendente questa testimonianza di fede, di fortezza da parte di una giovane di oggi: colpisce, determina molte persone a cambiare vita, ne abbiamo testimonianza quasi quotidiana”.
Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, a cui Chiara Badano era strettamente legata, anche attraverso una fitta corrispondenza, nel marzo 2000, a conclusione della fase diocesana del processo, così si rivolgeva al Movimento nel mondo: “Quanta luce in questa nostra Chiara! La si legge sul suo volto, nelle sue parole, nelle sue lettere, nella sua vita tutta protesa ad amare concretamente tanti! Possiamo bere alla sua vita. È modello e testimone per giovani e anziani: ha saputo trasformare la sua “passione” in un canto nuziale!”.
La fase diocesana del processo per la causa di beatificazione iniziò nel 1999- 2000. Nel 2008, in Vaticano venne riconosciuta “Serva di Dio” e dichiarata “Venerabile”. Quindi è stato promulgato dalla Congregazione delle cause dei Santi, dietro autorizzazione del Santo Padre, il decreto riguardante il miracolo attribuito allʼintercessione di Chiara Badano. Si trattò della guarigione improvvisa di un bambino di Trieste affetto da una gravissima forma di meningite fulminante.
L’Ancora – 6 Novembre 2011