Irradiare il messaggio di Chiara – Anno 2012 (Prima parte)
5 Febbraio: La Vicepostulatrice Mariagrazia Magrini si è recata a Cellole (Caserta),diocesi di Sessa Aurunca, in occasione della Giornata per la vita. Alla presenza del Vicario generale, di sacerdoti, di famiglie e di numerosissimi giovani, si è ampliata e approfondita la conoscenza della beata Chiara. Particolarmente calorosa l’accoglienza!
Il 9 febbraio, l’Arcivescovo di Torino Mons. Cesare Nosiglia, in occasione della Visita pastorale e nell’incontro con i giovani della parrocchia di Sambuy, dove l’oratorio fu intitolato a Chiara Luce, ha scoperto la loro viva devozione verso di lei.
Nel mese di marzo è proseguita l’iniziativa di portare in varie parrocchie della diocesi di Vicenza il messaggio spirituale di Chiara. L’organizzazione degli incontri è stata promossa con molta cura e generosità dallo zelo di Teresio Masetto, a cui va il nostro ringraziamento insieme alla gratitudine verso la moglie Flavia per l’affettuosa accoglienza.
Nelle singole comunità si iniziava con la celebrazione eucaristica, seguita dall’incontro-testimonianza, animato da alcuni canti e proiezioni. Le serate hanno avuto luogo dal 13 al 16 marzo, e dal 22 al 25, nelle parrocchie di: Malo, Cittadella, Altavilla, Marostica, Brendola, S. Pio X a Vicenza, Monte di Malo e Montebello Vicentino.
Il 31 marzo, vigilia delle Palme e in occasione della Giornata della gioventù, a Cerignola l’esperienza della beata Chiara Badano è stata offerta ai giovani riuniti con il Vescovo, mons. Felice Di Molfetta, nei suoi tre aspetti: la vita e le virtù, il tempo di malattia e l’irradiazione del suo esempio nella Chiesa.
Sono intervenuti la vicepostulatrice Mariagrazia Magrini, Lorenzo Ceribelli e Michela Buscema.
In Puglia, un programma di incontri su Chiara è stato promosso dai padri Cappuccini che, con la consueta ospitalità fraterna, hanno organizzato il tutto, coinvolgendo con una preparazione accurata la popolazione e i gruppi parrocchiali, dai bambini, alle famiglie, alle scuole.
Alessano (Le): il 17 aprile, visita alla tomba del Servo di Dio Mons. Tonino Bello
Mons. Livio Maritano incontra Trifone Bello, fratello di don Tonino Bello
Il giorno seguente abbiamo avuto modo di conoscere a Bari le Carmelitane del monastero San Giuseppe, dove è vissuta la beata Elia di San Clemente (al secolo Teodora Fracasso), monaca professa dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi; fu dichiarata “venerabile” il 11 dicembre 1987 ed il miracolo per la sua beatificazione è stato riconosciuto il 19 dicembre 2005 e beatificata il 18 marzo 2006.
Quindi si è giunti alla parrocchia S. Francesco di Triggiano (Ba) per svolgere nel corso di una settimana un programma organico su: “Chiara, una luce per la nostra vita”.
Giovedì 19 aprile: nella mattinata, la visita di Mons. Maritano ai degenti dell’ospedale Fallacara di Triggiano (Ba) ha destato sentimenti di devozione e fiducia nell’intercessione della beata Chiara Badano.
Nel pomeriggio l’incontro della vicepostulatrice Mariagrazia Magrini con i bambini della prima Comunione e le loro mamme, ha preceduto la S. Messa e la testimonianza ai fedeli.
Venerdì 20 aprile: davanti a centinaia di alunni delle classi II e III media della scuola statale “De Amicis”, è stato portato l’esempio di una ragazza di oggi che ha raggiunto nella vita ordinaria la santità. È seguito l’appuntamento con i ragazzi della Cresima.
Nella serata si è svolta un’ ora di adorazione eucaristica nella parrocchia S. Giuseppe Moscati, incentrata sulle figure del Servo di Dio mons. Tonino Bello e della beata Chiara Badano.
Numerose le presenze, soprattutto di giovani.
Sabato 21 aprile: a Mola di Bari gioioso il saluto alla vibrante comunità delle Clarisse che ha desiderato approfondire la conoscenza di Chiara Luce.
Domenica 22 aprile: Intensa la partecipazione alla Messa solenne, animata dal coro dei fanciulli. Hanno poi avuto seguito due speciali appuntamenti: nella comunità di recupero Emmanuel, e a Terlizzi, con la numerosa Fraternità Francescana di Betania, alla presenza del fondatore, il padre cappuccino Pancrazio Gaudioso.
Il breve ma affezionato passaggio alla parrocchia Maria Immacolata di Foggia ha dato modo di rivedere gli amici, di donare ancora la testimonianza di Chiara a chi non ne era a conoscenza, ed ha aperto la via al “pellegrinaggio” a San Giovanni Rotondo.
Teleradiopadrepio ha poi effettuato una registrazione con l’intervista a Mons. Maritano e alla vicepostulatrice, riguardante il prosieguo della Causa di canonizzazione della beata Chiara e i frutti della sua fama di santità.
Da Foggia ci si è recati in Molise, a Isernia, nella parrocchia cappuccina del Sacro Cuore guidata da padre Aldo Broccato.
La testimonianza serale, preceduta da un lungo incontro col Vescovo diocesano, mons. Salvatore Visco, è stata condivisa da molti, soprattutto giovani.
Gradevole, il giorno dopo, prima della partenza, la visita al paese natale di S. Pio: Pietrelcina.
Ritornati in Sicilia, nei giorni 11-15 maggio, si è riannodata l’amicizia con persone e parrocchie, già fortemente legate alla figura della beata Chiara Badano
Con base a Portella di Mare (Palermo), nella parrocchia Beata Vergine del Carmelo, dove sono state offerte per la prima volta varie testimonianze, precedute sempre da vive celebrazioni eucaristiche.
Il 12 a Palermo, per un commovente incontro con la comunità di Missione di Speranza e Carità, fondata da Biagio Conte, che ci ha benevolmente accolti.
Ha fatto seguito, nella parrocchia Gesù Sacerdote dei padri Rogazionisti, la S. Messa e il messaggio di Chiara Luce.
Il giorno 14 a Villabate la parrocchia di S. Agata, nella cui chiesa è esposto un quadro con il volto della Beata, ha voluto rinnovare i rapporti di affetto e risentire dopo la S. Messa, il suo messaggio, donato ai giovani, ma soprattutto alle numerose famiglie, riunite per l’occasione nel teatrino parrocchiale.
17 maggio: Attimis (Udine), convento delle Clarisse Sacramentine. Momenti di luce, di pace e di gioia, vissuti con la numerosa e giovanile comunità.
19 maggio: ultimo appuntamento a Vicenza, nella millenaria basilica dei Santi Felice e Fortunata. Ospita, secondo la tradizione, i resti dei due fratelli vicentini, Felice e Fortunato, decapitati ad Aquileia durante la persecuzione di Diocleziano (303-304).