Benefici della fede
L’anno della fede ci offre l’opportunità di comprendere meglio il dono del credere. Ci aiuta a constatare il livello della collaborazione che prestiamo a questa grazia così importante per il progresso della nostra vita spirituale.
Nella sua paterna benevolenza Dio ha voluto parteciparci importanti conoscenze che la nostra ragione non riuscirebbe a raggiungere. Ci rivela il progetto che ha concepito per suscitare e intensificare in noi il rapporto di unione con lui e con Gesù, il Figlio che ci ha inviato per condurci a condividere per sempre la sua infinita bontà.
È infatti Gesù, vero Dio e vero uomo, che è venuto per rimettere i nostri peccati e così riconciliarci con Dio. Col suo comportamento egli ci indica come dobbiamo vivere per compiere la volontà di Dio. Ci manifesta col suo esempio le virtù da praticare, mentre ci procura le grazie indispensabili per riuscirvi. In tal modo ci aiuta a praticare l’umiltà, la fiducia in Dio, l’obbedienza, l’accettazione del sacrificio, la perseveranza.
Gesù è quindi la via: “Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Gv 14, 6). A tal fine ci chiede di vivere uniti a lui: “Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto” (Gv 15, 4-5).
Se impariamo a confidargli con semplicità i nostri stati d’animo –pensieri, sentimenti, desideri, intenzioni, decisioni- egli darà vita a un rapporto più profondo: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui” (Gv 14, 23).
Una tale unione tende a consolidarsi, fino a farci condividere con Cristo la vita eterna: “Man-teniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è degno di fede colui che ha promesso” (Ebr 10, 23).
Infatti lo Spirito Santo è stato effuso su di noi “in abbondanza per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, affinché, giustificati dalla sua grazia, diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna” (Tt 3, 6-7).
Affinché rimanessimo fedeli a Cristo, tanto da giungere alla salvezza, siamo illuminati e sostenuti dalla Chiesa. Gesù l’ha istituita perché custodisse a nostro beneficio la sua Parola, per offrirci la grazia attraverso i Sacramenti, e guidarci a rimanere uniti nel credere, pregare e agire.
Dobbiamo quindi essere riconoscenti alla magnanimità di Dio e alla generosità di Cristo, perché attraverso il dono incomparabile della fede ci procurano i doni più preziosi e duraturi.
† Mons. Livio Maritano