“Ho sete” – Maggio 2023
Il grido di Gesù sulla croce che chiede di acquietare la sete giunge a tutti, ma non sempre è capito e ascoltato. È un grido scomodo e non facile. Troppe parole di Gesù restano sospese, come in attesa di riconoscimento, solo l’anima attenta e in ricerca può umilmente coglierle nel loro autentico significato.
Eppure è proprio questa l’espressione che è stata assunta dalla santa di Calcutta, madre Teresa, come simbolo della sua vita e della sua opera: I’m thirsty.
Difficile capire davvero questo avere sete di un Dio in croce, eppur risorto. Che possibilità abbiamo noi di rispondere a questa invocazione drammatica e toccante?
Ma ecco illuminarsi tutto un cammino per rispondere a questa chiamata, discreta, quasi muta, fatta di pochissimi suoni, ma così sonori da trascinare tutta una vita.
La beata Chiara Badano avrà incontrato questa richiesta proprio nel momento più duro, dove era invitata a prendersi sulle spalle il dolore della malattia devastante?
Lì Gesù era come sempre alla porta del suo cuore e le chiedeva di accoglierlo e di abbracciare quella vita dolente: aveva sete di darle tutto l’amore di Dio, lì, in quell’istante di acuta sofferenza.
Una manciata di minuti, per fare di quel respiro un capolavoro, con tutto il dramma che questo avrebbe contemplato, ma anche con tutta la forza che questo atto di volontà avrebbe mostrato al mondo.
Gesù ha sete di dare tutto il suo bene a ciascuno di noi, desidera essere per noi la risposta alle nostre piccole o grandi fatiche. La sua è sete di amarci e Chiara rispose: «Sì, Gesù: se lo vuoi tu, lo voglio anch’io!».
Annamaria G.