La pace passa per l’ecologia integrale
Stanno di fianco a Papa Francesco e sono in perfetta sintonia con colui che li comprende, li difende e li sprona. Giovani di tutto il mondo ascoltano il cuore di questo faro di luce che vuole rassicurarli: «Dio vi ama come siete…». E restano incollati al Santissimo in migliaia da tutto il mondo, a Lisbona alla Giornata Mondiale della Gioventù, con Papa Francesco.
Immagino fosse presente anche Chiara Badano al seguito di quel fiume ricco di sogni e progetti sul futuro e senz’altro in buona compagnia di tanti santi e beati giovani.
C’è del feeling fra i giovani e Bergoglio, le sue parole e soprattutto i suoi gesti e i suoi viaggi parlano di pace,quella che anche loro vogliono ed esigono da adulti anestetizzati al male, distratti e presuntuosi.
Una pace che non può realizzarsi senza tante scelte vitali di rispetto della vita, come per esempio proprio la difesa dell’ambiente. E tantissimi sono i giovani del popolo del Friday for Future che fanno della “Laudato Sii”: una magna carta, una guida per leggere gli eventi drammatici che coinvolgono la terra e quindi ogni uomo. A cui è seguita nel giorno di San Francesco, 4 ottobre 2023, una nuova esortazione apostolica: la “Laudate Deum”.
Da Rai News Bergoglio lancia un nuovo allarme: «Con il passare del tempo, mi rendo conto che non reagiamo abbastanza, poiché il mondo che ci accoglie si sta sgretolando -scrive il Papa nel nuovo documento- e forse si sta avvicinando a un punto di rottura».
Per quanto si cerchi di negarli, nasconderli, dissimularli o relativizzarli, i segni del cambiamento climatico sono lì, sempre più evidenti.
Nessuno può ignorare che negli ultimi anni abbiamo assistito a fenomeni estremi, frequenti periodi di caldo anomalo, siccità e altri ‘lamenti della terra’ che sono solo alcune espressioni tangibili di una malattia silenziosa che colpisce tutti noi.
L’obiettivo del documento pontificio dato oggi alle stampe è quello di ampliare e completare il messaggio dell’Enciclica “Laudato Sì” sulla cura della Casa comune e sull’ecologia integrale. Ma «si tratta di un problema sociale globale, che è intimamente legato alla dignità della vita umana», aggiunge Francesco.
Immagino di nuovo Chiara Luce accanto a Papa Francesco, a chi lotta per veder riconosciuta e difesa la natura, le persone che la abitano e che soffrono per gli abusi e l’insensibilità o la volontà di negare quel che sta accadendo. Lei che ha amato tanto la libertà e la pace, avrebbe affiancato tanti giovani e non più giovani, impegnati in questa battaglia.
Ma perché usare “l’avrebbe affiancato?” Qualcuno mette in dubbio che Chiara è accanto, presente e attiva con i giovani a cui ha passato la fiaccola dell’impegno, per amore? Nessuno! Annmaria Gatti