Con il Natale inizia il Giubileo
Nel giorno di Natale ha inizio l’anno del Giubileo. Celebra i duemila anni dalla nascita di Gesù. La Chiesa si propone di aiutarci a comprendere il perché della sua venuta, in modo che possiamo accoglierlo e prestargli la collaborazione che ci chiede per la nostra salvezza.
Il Natale è un avvenimento che riveste un’importanza di prim’ordine per la novità che ci offre. Infatti, mentre la nostra intelligenza non riesce a penetrare il mistero di Dio, e pertanto a cogliere il senso della vita che ci è donata, Gesù è venuto per illuminarci sullo scopo di essa e sul modo di usare la libertà per conseguirlo.
Agli uomini che si sono resi prigionieri dell’egoismo e della brama insaziabile di avere, schiavi dell’orgoglio e del piacere, Cristo offre la liberazione dalle passioni che ingannano e deludono, potenzia la capacità di dominare gli impulsi delle tendenze e comunica l’energia interiore per diventare operatori di giustizia, di fraternità e di pace.
E poiché non ci è dato di evitare avversità e sofferenze, né di sfuggire alla morte, Gesù ci rivela il segreto per dar valore alle pene quotidiane, aiutandoci a trasformarle in offerta di amore ed in sorgente di bene. Inoltre, come ha disposto del potere divino di vincere la sua morte, così ci garantisce di usarlo anche per noi, suoi fratelli, per procurarci la stessa vita e felicità.
Si spiega allora perché, a Betlemme, Dio stesso ci esorta all’esultanza, con le parole dell’angelo: “Vi annuncio una grande gioia; vi è nato un Salvatore”. E si giustifica l’invito del Giubileo a ricambiare una così generosa benevolenza con l’impegno di riflettere seriamente sull’impostazione che diamo alla nostra vita, al fine di renderla coerente col Vangelo, sempre animata dall’unione e dal dialogo con Cristo.
Un rinnovato rapporto filiale con Dio ci darà l’orientamento e la forza perché siano più sincere e fraterne le nostre relazioni col prossimo, più giusta ed umana la convivenza sociale.