Riccione: al Liceo Volta presentata la Serva di Dio Chiara Badano – Marzo 2006
“Un antidoto al mal di vivere: la croce e la gioia in Chiara Luce Badano”
10 marzo 2006
Il Punto Giovane e l’Associazione Pantos hanno organizzato un incontro per far conoscere la vita della Serva di Dio Chiara Badano. Ospiti della giornata: Mons. Livio Maritano, promotore della Causa di beatificazione di Chiara Badano e la Vicepostulatrice Mariagrazia Magrini per illustrare l’Iter della Causa.
Mons. Maritano, che ha conosciuto personalmente Chiara: “Io ho visitato, nella mia vita, tantissimi malati, ma il discorso normale con i malati era sentire come va la salute, come va la malattia, eccetera. Con lei no, perché con lei bisogna subito orientarsi nel parlare della Chiesa: era innamorata della Chiesa, perché non si può non essere innamorati quando si vuole immensamente bene a Gesù. L’ascolto della Parola di Dio l’ha conquistata fin da quando utilizza il Vangelo donatole in occasione della Prima Comunione. Poi, lo sviluppo della valorizzazione della Parola di Dio e dell’Eucaristia: sono state quelle le fonti principali della sua formazione, dando un esempio di serenità, di pace, di perseveranza che il Signore ha ricambiato dandole il centuplo, cioè la certezza del Paradiso”.
Alcune testimonianze della giornata:
♦ La platea è quasi interamente composta di giovani, anzi giovanissimi; circa 250. In un clima di assoluto silenzio, profonda partecipazione e sostenuto da tutti i parroci di Riccione, insieme agli educatori delle rispettive parrocchie. Mariagrazia Magrini ci ha illustrato le tappe fondamentali della vita di Chiara: un’esistenza ordinaria, trascorsa in modo straordinario alla luce della parola di Dio e dell’amore per gli altri, accettando con gioia anche l’esperienza del dolore con un Sì incondizionato alla volontà di Dio. Non può non interpellare ognuno di noi ad essere santo. Siamo il futuro, e dobbiamo avere il coraggio di prendere la sua fiaccola come il testimone di una staffetta: fiamma della speranza, unico fuoco capace di illuminare la vita. Sara Urbinati
♦ Dopo l’incontro ho avuto modo di scambiare qualche impressione con alcuni ragazzi. La reazione è stata unanime: la commozione era scoppiata, la comunione con Chiara Luce era nata. Chiara mi ha fatto unire di più a Gesù. Il fascino innegabile della figura di lei mi ha fatto percepire ancora una volta. La chiamata che Gesù mi rivolge: essere tutto suo, e quindi santo. Quella di Chiara è una santità quotidiana fatta di attenzione alle persone. E’ nell’oggi che dobbiamo amare, e l’oggi non ha nulla di spettacolare: è la persona poco desiderata, è il sorriso che ti viene chiesto, è la sofferenza che non si prevedeva. Ciò fa ricordare il proposito di Papa Giovanni XXIII: “Voglio essere buono, sempre e con tutti”. Don Cristian
♦ La vita di Chiara, tutta spesa per il Signore, è una testimonianza eccezionale. Fin da questo primo incontro, è diventata per me un modello di vita. Questo è il dono più bello ricevuto in quella serata: ho visto Chiara come un modello spirituale con cui confrontarmi, ed ha fatto nascere in me il desiderio di seguire il Signore, avendo vicina questa nuova amica. Saul Bazzotti