Voci di riconoscenza e di supplica – Anno 2009
♦ Sono un frate francescano della Custodia di Terra Santa. Ho conosciuto la Venerabile Chiara Luce sul sito a lei dedicato. Mi colpisce la testimonianza cristiana dei giovani –anch’io ho 21 anni- e vorrei tanto imitarli nel loro amore fedele a Gesù sull’esempio della nostra cara Chiara Luce. Vorrei anche conoscere di più questa grande figura dei nostri tempi, un vero modello da imitare. Dalla terra di Gesù prego per voi. Fra Ulise Z. – Gerusalemme
♦ Sono un novizio della Congregazione di S. Luigi Orione. Ho letto con molta attenzione il libro Di luce in luce e nei miei 20 anni mi sto chiedendo: chi sono io di fronte a tanta santità e intimità con Dio? Chiara è entrata nella mia vita e credo che mi accompagnerà. Mi sto preparando alla consacrazione religiosa e, vedendo come ha vissuto questa coetanea, riconosco che vale proprio la pena vi-vere con Gesù e per Gesù. Massimiliano
♦ Ho scoperto Chiara l’anno scorso, e da allora non l’ho più lasciata: ne sono rimasto affascinato. Chiara è per me un esempio, una guida da seguire per arrivare al Signore. Il recitare la sua preghiera –« Se tu lo vuoi, Gesù, lo voglio anch’io»- sento che mi infonde pace. Rosario M. – Bologna
♦ Chiara, mi hai profondamente sconvolto. Ho dei problemi, ma sono nulla in confronto alla sofferenza che tu sei riuscita a sostenere per amare l’Amore supremo. Mi sgomenti e mi commuovi: provo insieme tristezza e nostalgia, dolore per i miei limiti, ma anche una maggiore serenità e voglia di andare avanti. Prima pensavo che in fondo questo amore fosse troppo elevato, irraggiungibile e riservato esclusivamente a un’élite di persone. Mi sbagliavo, e ora sono felice di essermi sbagliato. Gesù è nello stesso tempo gioia, dolore e gloria. La via percorsa da Chiara è l’unica autentica: percorrere insieme a Gesù la strada del Calvario per raggiungere in lui la sorgente della Vita e della salvezza. Chiara, prendimi per mano e accompagnami gradino per gradino fino a Gesù. Aiutaci tutti in lui, il tuo Sposo. Fabio M. – Verona
♦ Ho letto con attenzione il volume Di luce in luce, soffermandomi sulle parole di Chiara e lo sto rileggendo. È una grande ragazza, e ciò sorprende ai giorni d’oggi! Mi hanno colpito in particolar modo alcune sue parole: «Offro a Gesù i miei fallimenti …». Sono grandissime e denotano un animo umile, come era il suo. È già santa prima di essere proclamata. Le sue sofferenze, l’offerta a Dio, sono indice di santità. Peccato di non averla potuta conoscere! Giuseppe N. – Gallico
♦ In una notte triste di molti mesi fa ho incontrato Chiara, e la sua luce ha irradiato la mia anima. È diventata la mia migliore amica, quella che ti ama gratuitamente. Non posso più fare ameno del suo sorriso, e prego affinché lei non mi abbandoni mai. Maria E.
♦ Ogni volta che Chiara “entra” nella nostra casa nei modi più svariati è come se entrasse un raggio di luce per tutti noi. Continueremo a sostenere la Causa di Chiara Luce con la preghiera, sperando che la Chiesa dia il suo contributo per rendere il giusto merito al suo sacrificio. Michele – Arcugnano
♦ Nonostante la penuria di tempo, ho letto Di luce in luce, questo meraviglioso inno all’abbandono di Dio. Mi sento privilegiata perché il Signore, noncurante della mia miseria, mi ha fatto dono di tale bellezza. Mi sono resa conto, ancora una volta, che la santità necessita del terreno fertile della famiglia. La storia di Chiara e della sua famiglia ci portano a riflettere su come l’ordinarietà diventa straordinarietà se è vissuta in Dio. Appena ne avrò l’opportunità farò dono del libro a sacerdoti, religiosi e laici, perché sono certa che la vita di Chiara sia un grande dono per la Chiesa intera. Annafranca – Napoli
♦ Sono una mamma di un’età un po’ inferiore a quella che oggi avrebbe Chiara. Da quando ho appreso la sua incredibile storia non posso fare a meno di considerarla mia amica e mia sorella: un angelo custode che quotidianamente mi invita a spendere ogni minuto della giornata per Gesù. Anch’io voglio sforzarmi di dire ogni giorno il mio sì a Gesù Abbandonato, accoglierlo e amarlo nelle sofferenze e difficoltà quotidiane, donarlo agli altri, farmi una sola cosa con lui. Chiara Luce è entrata nella mia vita e nella mia famiglia: è come se la conoscessi da sempre. È cambiato il mio modo di guardare al dolore che ogni tanto fa capolino nelle mie giornate, come un dono di Dio per condividerlo con chi convive quotidianamente con la sofferenza. So quanto ha sofferto quella piccola grande donna, e quanta fede aveva: una fede incondizionata, radicata in lei sin dalla tenera età, con una maturità impressionante. Mio marito è rimasto tanto colpito dalla sua storia da me minuziosamente raccontata, capitolo per capitolo. Il nostro bambino di 2 anni chiede ogni giorno di vedere il DVD della vita di lei e, appena finisce, ripete ciò che l’ha impressionato. Stiamo notando anche cambiamenti in positivo in altri parenti e amici, ai quali abbiamo fatto conoscere questa storia di amore che non può lasciare indifferente nessuno. Chiedo preghiere per tutti noi.
Donatella – Palermo
♦ Vivo all’Aquila. Il 5 aprile, alle ore 22,48 arriva una scossa di terremoto davvero molto forte. Qualcuno esce preoccupato; un altro replica: “È la solita scossetta, ormai ci siamo abituati!”. Alle 3, 32 mi sveglia un boato tremendo, quasi come un bombardamento. Venti secondi di terrore. Riesco ad accendere la luce del comodino e vedo la parete sbriciolarsi come un biscotto. Calce sulla mia testa, ne percepisco ancora l’odore. Getto un urlo disperato e cerco un riparo. Guardo in basso e scorgo un dossier su Chiara Luce, accanto alle mie scarpe. Sono sereno perché Chiara è vicino a me. Tanti oggetti mi impediscono di uscire, ma ci cammino sopra. Con i miei familiari scendiamo dalle scale cercando di uscire. Finalmente siamo in giardino. Fuori è un fiume di luci e macerie. Raggiungiamo piazza D’Armi: tra la gente, nessun grido di disperazione. Dignità e attesa. Si scava a mani nude, sperando. Qualcuno si salva, qualcuno parte per il Cielo. Mi torna in mente la parola di Chiara: «Io ho tutto!». Vittorio
♦ Io vorrei essere come lei e d’ora in poi la prenderò come esempio, in tutto e per tutto. Ho capito che nella vita non importa se si è belli o brutti, ricchi o poveri, non importano gli oggetti materiali… Quello che importa davvero è l’amore. L’amore verso Dio, la fede e la speranza. È questo il succo della vita, e questo Chiara lo aveva capito. Grazie, Chiara Luce, per averlo fatto capire anche a me! Dalila M.
Foto: Positio Super Vita, Virtutibus et Fama Sanctitatis; Archivio Luce d’Amore ONLUS;